Photobucket
Visualizzazione post con etichetta pablo neruda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pablo neruda. Mostra tutti i post

venerdì 3 ottobre 2008

Venti poesie d’amore…, XVIII, Pablo Neruda

Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.

Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.

La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.

Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!

mercoledì 24 settembre 2008

Venti poesie d'amore..., XII, Pablo Neruda

Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.

E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.

Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.

Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!

mercoledì 17 settembre 2008

Sonetto XVII, Pablo Neruda

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

(da Cento sonetti d'amore)

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!

martedì 9 settembre 2008

Sonetto XLIV, Pablo Neruda

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

(da Cento sonetti d'amore)

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!

giovedì 28 agosto 2008

Mi manchi


...quante strade per giungere a un bacio,


che solitudine errante fino alla tua compagnia!


I treni continuano a rotolare soli con la pioggia...


Pablo Neruda

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!

domenica 24 agosto 2008

Ho fame...ho sete...di te

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano del'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratùe.
(XI, Cento Sonetti d'Amore, Pablo Neruda)
*****

Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.
(Sete di te m'incalza, Pablo Neruda)

Condividi questo articolo

Vota su OKNotizie Vota su Segnalo Vota su Diggita Agregar a DiggIt! Agregar a facebook Agregar a twitter Segnala su Technotizie Vota su Wikio vota su Fai Informazione Vota su Intopic Figo: lo DIGO! Notizie Flash kebuono!