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domenica 12 ottobre 2008

Sonetti d'amore, LXXV, Shakespeare




Tu sei per la mia mente come il cibo per la vita,
Come le piogge di primavera sono per la terra;
E per goderti in pace combatto la stessa guerra
Che conduce un avaro per accumular ricchezza.

Prima orgoglioso di possedere e, subito dopo,
Roso dal dubbio che il tempo gli scippi il tesoro;
Prima voglioso di restare solo con te,
Poi orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.

Talvolta sazio di banchettare del tuo sguardo,
Subito dopo affamato di una tua occhiata:
Non possiedo né perseguo alcun piacere
Se non ciò che ho da te o da te io posso avere.

Così ogni giorno soffro di fame e sazietà,
Di tutto ghiotto e d’ogni cosa privo.


PS: Sembra che l'abbia scritta io questa poesia...è il quadro perfetto dei miei pensieri!

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1 battiti d'ali:

Anonimo ha detto...

Si, è semplicemente bellissimo. Ed anche bello che tu lo abbia riportato qua!
Grazie!
Stefano